Anatomia delle corde vocali e del sistema fonatorio
Questa pagina non vuole essere intesa come un corso si anatomia, serve solo per fornire i rudimenti della conoscenza a chi vuole capire il come e il perché della sua voce. L'anatomia vocale è molto complessa, se volete approfondire ulteriormente l'argomento potete rivolgervi a qualche sito medico specializzato in laringoiatria.
Per parlare e cantare correttamente bisogna coinvolgere tutto il corpo non solo l'organo preposto, comunemente chiamato Laringe. I cantanti producono suoni utilizzando i muscoli addominali e dorsali, la cassa toracica, i polmoni e molte altre parti del corpo oltre alla sola cavità orale.
Le corde vocali non sono altro che membrane che quando vengono avvicinate tra loro mentre l'aria passa dai polmoni alla bocca possono vibrare producendo suoni. È solo l'aria che può fare vibrare le corde vocali. L'intensità sonora dipende dalla pressione con le quali vengono avvicinate tra loro e non dalla quantità d'aria emessa dai polmoni. Le vibrazioni delle corde vocali sono le stesse della nota che si vuole emettere, ad esempio nel caso del Do centrale vibrano 256 volte al secondo.
Ecco una fotografia ad alta risoluzione delle corde vocali riprese in movimento grazie alla luce stroboscopica.
Non bisogna confonderle con le “false” corde vocali che sono situate immediatamente sopra e hanno lo scopo di impedire ai solidi e ai liquidi ingeriti di entrare nella trachea durante la deglutizione. Nella maggior parte delle tecniche di canto non hanno nessun ruolo nella produzione di suoni.
Il suono inizia sempre con l'emissione dell'aria. I muscoli della laringe avvicinano le due corde vocali tra loro così che possano vibrare. Rimangono chiuse fino a che non c'è sufficiente pressione nell'aria emessa. Con queste poche nozioni riuscirete a capire che le corde vocali non funzionano come quelle di un violino, ovvero che la vibrazione sonora non è data dallo sfregamento delle due corde tra di loro. Le corde vocali sono più simili alle ance di un sassofono e la bravura di un cantante sta tutta nel saper dosare la pressione del fiato emessa che, al contrario di quanto si può pensare, non è per niente costante nel tempo (altrimenti suoneremmo come una cornamusa!).
Come si può notare da questa sezione anatomica il termine "corde" non è del tutto esatto in quanto in realtà sono dei tessuti veri e propri sovrapposti in diversi strati, il più interno è quello muscolare, il più esterno è della mucosa.
I risuonatori
La lingua, il palato, la cavità orale e nasale, il torace, la faringe e le altre strutture anatomiche del corpo umano assumono tutti quanti il ruolo di risuonatore e quindi partecipano tutti a definire la qualità del suono emesso. Il suono prodotto dalle corde vocali è più che altro un ronzio e quindi il suono che ascoltiamo, parlato o cantato, è prodotto in maggior parte dalla cassa di risonanza. In pratica è come ascoltare il suono prodotto da una corda di violino senza la cassa di risonanza del violino stesso. Nessuno sarebbe in grado di riconoscerne il suono. Quando un insegnante vocale parla di impostazione vocale non può parlare di un concetto identico per tutti perché ognuno ha la propria serie di risuonatori, quindi un bravo insegnante deve ascoltare l'allievo e "spostare la sua voce" dove è più conveniente per la qualità del suono.